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Perchè dovresti considerare un Progetto Pilota prima di scommettere sull'RTLS

Il progetto pilota è un passo fondamentale in molti progetti RTLS perché consente di completare la progettazione della soluzione, valutando i limiti delle tecnologie coinvolte in un contesto reale.  Scopri tutti gli aspetti da considerare prima di implementare un progetto pilota.

In sintesi
  • Un progetto pilota consente di validare le tecnologie sul campo, riducendo i rischi e garantendo il successo del progetto
  • Ci sono diversi tipo di progetto pilota e la loro progettazione richiede una conoscenza approfondita dell'ambito produttivo del Cliente
  • thinkin si contraddistingue per la possibilità di testare più tecnologie per poter identificare quella che meglio risponde alle esigenze del Cliente
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Il progetto pilota rappresenta un passo fondamentale in molti progetti per completare la progettazione della soluzione, poiché permette di valutare i limiti delle tecnologie coinvolte in un contesto reale e di esaminare in dettaglio le dinamiche interne di un'azienda manifatturiera, per comprendere a fondo come la soluzione proposta potrebbe essere introdotta nei processi aziendali. L’obiettivo principale è quindi validare la soluzione sul campo, in un setup controllato, riducendo i rischi e garantendo la buona riuscita del progetto. In questo articolo tratteremo alcuni degli aspetti fondamentali di cui tenere conto nella realizzazione di un progetto pilota.

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Perché implementare un progetto pilota?

La progettazione ed implementazione di un progetto RTLS richiede di comprendere a fondo sia l’ambito di produzione del Cliente, sia i processi e le necessarie integrazioni con sistemi terzi. Le sfide possono essere molte: ad esempio, gli impianti industriali sono spesso molto estesi, con complessità che possono impattare non solo la scelta del sistema di tracciamento (ambienti molto metallici, spazi chiusi), ma anche la sua messa in opera (ad esempio, cablaggio di rete, collegamento wireless). Avere la possibilità di testare sul campo una o più tecnologie permette di capire gli eventuali limiti, nonché di far toccare con mano al Cliente una parte della soluzione. Al tempo stesso, è l’occasione per completare la progettazione dell’infrastruttura RTLS, andando a definire il progetto esecutivo che tenga conto, da un lato, della posizione di installazione delle singole antenne, dall'altro del lavoro di cablaggio necessario per collegarle (quando necessario).

 

Un secondo aspetto riguarda i processi e l’usabilità del sistema. Soluzioni come quelle ThinkIN vanno ad impattare i processi esistenti, introducendo degli strumenti in grado di migliorarne l’efficienza. Naturalmente, questo presuppone una conoscenza approfondita di come una certa azienda opera, in modo da capire dove e come introdurre determinati servizi, con quali interfacce, dove creare automatismi e così via. L’obiettivo principale di questo studio è assicurare l’adozione della tecnologia da tutte le parti coinvolte, preservando la normale operatività e andando nel tempo a fornire un beneficio. 

 

Infine, un ultimo aspetto riguarda l’integrazione con sistemi terzi: siano questi un MES, un ERP, un WMS, in (quasi) ogni progetto il servizio da noi offerto interagisce con gestionali esistenti con cui ci dobbiamo integrare. È quindi necessario conoscere a fondo il gestionale presente, eventuali customizzazioni fatte e soprattutto la modalità di integrazione (APIs, tabelle di frontiera, altro). Poter sperimentare sul campo rappresenta quindi il modo migliore per  testare uno o più tecnologie, capendo quella che meglio può rispondere alle esigenze del progetto, tenendo conto di possibili scenari futuri. Spesso, tutto ciò risulta essere propedeutico all’offerta definitiva per garantire la buona riuscita di un progetto RTLS.

 

Tipologie di progetto pilota

A seconda delle esigenze è possibile pianificare tre tipologie di progetti pilota, ciascuno finalizzato ad un obiettivo diverso. Le varie fasi sono una consecutiva all’altra, anche se non necessariamente sempre presenti.

 

  1. Dimostratore: in questo caso l'obiettivo è una semplice dimostrazione della tecnologia, che vada oltre quanto già presentato tramite presentazioni e documenti.Questo avviene tipicamente tramite un’installazione temporanea molto limitata, della durata di pochi giorni (se non addirittura di uno solo).

    Questo si rivolge soprattutto a Clienti che sono completamente nuovi alla tecnologia e che hanno prima di tutto bisogno di capirla e di farla capire internamente ad altre funzioni. 

  2. Progetto pilota: questo è un progetto che ha l’obiettivo di validare la tecnologia in un ambiente reale, smarcando alcuni dei punti aperti e mettendo le basi per un progetto definitivo.

    La durata tipica di un progetto di questo genere può essere dai 3 ai 6 mesi (best practice), e l’installazione potrebbe essere definitiva nel caso in cui il progetto andasse a buon fine.

  3. Progetto pilota in produzione: talvolta, come naturale fase successiva al progetto pilota, si avvia una fase di “pilota in produzione” in cui si fa un ulteriore passo avanti, andando a pilotare anche alcuni passi nella direzione della produzione.

    Esempi di questi passi possono essere l’integrazione con il gestionale, la modifica di alcune procedure interne o alcune automazioni di processo in grado di facilitare determinate attività.

 

Tipologia

Pianificazione del progetto pilota

Per garantire il successo di un progetto pilota è molto importante tenere in considerazione tutti gli aspetti menzionati. La pianificazione, in particolare, richiede una grande attenzione a tutti gli elementi cruciali per il raggiungimento degli obiettivi del progetto. Alcuni fattori da considerare includono: 

  • Definire gli obiettivi: spesso il progetto pilota serve a rispondere a determinate domande o perplessità. Risulta quindi cruciale definire con il Cliente gli obiettivi del pilota ed eventuali metriche che si vogliono rilevare.

    Spesso queste metriche possono servire per dare confidenza al Cliente (ad esempio, precisione della localizzazione) o evidenza di alcuni automatismi che si vogliono abilitare (ad esempio, ingresso/uscita da zone di lavorazione).

    Gli obiettivi non sono esclusivamente tecnologici, ma possono riguardare anche la stima dell’impatto del progetto, come definire un modello di ritorno sull’investimento, stimare i possibili efficientamenti, aumento della sicurezza, riduzioni dei costi operativi e così via.

  • Valutare una o più tecnologie di localizzazione: il progetto pilota è spesso l’occasione per sperimentare sul campo. Può quindi essere utile permettere al Cliente di testare tecnologie con caratteristiche diverse in modo da individuare quella che meglio risponde alle esigenze del progetto.

    Spesso non esiste una tecnologia superiore alle altre, bensì una che si adatta in modo più efficace alle specifiche esigenze di un determinato contesto applicativo. Poter sperimentare sul campo diverse opzioni permette di guidare il Cliente in questo percorso. 

  • Identificare uno scenario rappresentativo: per massimizzare l’efficacia di un progetto pilota è essenziale individuare uno scenario sufficientemente rappresentativo in termini di ambiente industriale (ad esempio, il reparto), di processo, e anche dei soggetti coinvolti.

    Questo permette di massimizzare l’efficacia dei vari test che si andranno a performare, ma soprattutto di coinvolgere da subito eventuali funzioni aziendali nella co-progettazione della soluzione e della sua introduzione in azienda.

  • Pianificare per tempo le attività: le aziende manifatturiere, soprattutto nei reparti produttivi  e di manutenzione, sono sempre molto occupati.

    Risulta quindi fondamentale pianificare per tempo il progetto pilota, facendo in modo di riservare il tempo necessario da parte delle varie funzioni aziendali e prenotare eventuali attività richieste (ad esempio, la squadra di manutenzione per il montaggio delle antenne a soffitto).

  • Semplificare: per avviare il prima possibile un progetto pilota si mira a semplificare tutti quegli aspetti che potrebbero risultare lunghi e complessi da gestire per il Cliente.

    Ad esempio, portare un router 4G per evitare di dover passare dalla rete del Cliente, oppure avere un' installazione locale. Questo ci evita di dover passare attraverso approvazioni formali da parte del reparto IT, con tempi che si potrebbero allungare di molto.

 

 

Installatore Elettricista Con Uno Strumento Nelle Sue Mani Lavorando Con Il Cavo In Cantiere (1)

Implementazione del progetto pilota

Se la pianificazione del progetto pilota è stata organizzata correttamente, la parte di implementazione segue in maniera naturale. Il punto di partenza è la messa in opera dell’infrastruttura di localizzazione, da cui poi derivano i servizi che si andranno a validare.

Completata la fase di installazione e calibrazione, può partire la fase di raccolta dati e servizi. Nel caso in cui la validazione dell’infrastruttura RTLS fosse uno degli obiettivi del progetto pilota, si deve misurare la qualità del dato ottenuto, ad esempio, in termini di precisione e affidabilità di localizzazione ed  eventualmente organizzare una demo con il Cliente. 

 

Successivamente a questa fase è cruciale da subito interagire con i nostri Clienti per capire a fondo il processo produttivo, individuando e documentando tutte le varie fasi, le attuali difficoltà e soprattutto dove il fattore umano porta a errori, sprechi di tempo o ritardi.

Questi sono tipicamente aspetti su cui i sistemi di localizzazione possono contribuire. Gli obiettivi di questa analisi che facciamo sono molteplici:

  • Conoscere i nostri Clienti, i loro processi, l'ambiente industriale e le sfide attuali

  • Iniziare a mettere le basi per un calcolo del ritorno dell'investimento

  • Capire e modellare scenari presenti e futuri: come già detto, soluzioni basate su tecnologie IoT e di tracciamento si basano su di un’infrastruttura RTLS.

In conclusione, il progetto pilota si rivela un tassello indispensabile nella strategia di implementazione delle soluzioni RTLS, permettendo di sperimentare e validare le tecnologie in contesti reali.

Attraverso una pianificazione attenta e una fase di implementazione ben strutturata, si aprono diverse prospettive di sviluppo ed espansione del progetto. Uno dei possibili scenari conclusivi prevede l'estensione del progetto pilota a tutto lo stabilimento, consentendo una copertura completa e una valutazione più approfondita delle dinamiche aziendali. Questo passo ulteriore permette di massimizzare l'impatto della tecnologia, ottimizzando i processi e migliorando l'efficienza aziendale su larga scala.

 

Un altro scenario potrebbe contemplare l'espansione del progetto a una specifica parte dello stabilimento, concentrando l'attenzione su aree critiche o processi specifici che richiedono un'implementazione mirata. Questo approccio permette una maggiore precisione nell'ottimizzazione e nel perfezionamento delle soluzioni proposte.

Inoltre, si potrebbe considerare un ulteriore test o progetto pilota in un contesto diverso, ad esempio, in un'altra sede aziendale o in un settore produttivo differente. Questa diversificazione consente di adattare la tecnologia a scenari unici, ampliando la portata dell'applicazione e dimostrando la flessibilità delle soluzioni RTLS.

 

Indipendentemente dallo scenario conclusivo scelto, la collaborazione continua con il Cliente è fondamentale. Attraverso una comunicazione aperta e la condivisione delle esperienze acquisite durante il progetto pilota, si può garantire il massimo beneficio per l'azienda. 

In sintesi, il progetto pilota non solo svolge il ruolo cruciale di validare la soluzione proposta, ma apre anche le porte a nuove opportunità di crescita e ottimizzazione. La flessibilità di adattamento delle tecnologie RTLS consente di esplorare varie direzioni, guidate dall'obiettivo di fornire soluzioni su misura che rispondano pienamente alle esigenze specifiche del Cliente.

thinkin vanta un'esperienza pluriennale sul campo e una vasta rete di clienti e partner con più di 100 installazioni in tutto il mondo. Contattaci per una consulenza gratuita! 

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